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Fatti sentire


Per far sentire la propria 'voce' non è necessario urlare!

Capita però, che trattenendo a lungo ciò che pensiamo o sentiamo...questo emerge con una reattività forte che fatichiamo a controllare e di cui, magari, ci pentiamo.

Ci sono passata, so cosa significa: non è affatto una bella sensazione e non è nemmeno un'abitudine 'utile' o costruttiva.

Eppure sento spesso una frase molto comune

" non ne posso più, le ho provate tutte. Adesso non dico più niente!"

Proprio la scorsa settimana ho avuto occasione di parlare con due amiche (che hanno lo stesso nome!) in momenti diversi e i loro approcci sono totalmente opposti.

Un'amica mi raccontava di come, con un figlio e con il compagno, non riuscisse a comunicare in modo costruttivo. Considerato che, in modo costante, su alcuni temi in particolare sia il figlio che il compagno non rispettano affatto i suoi bisogni, lei ha deciso di chiudere la comunicazione sugli argomenti dove ci sono incomprensioni.

Il risultato è che le situazioni rimangono irrisolte, vivono tra loro distanze che generano disagio e lei continua a sentirsi frustrata, 'vittima' della situazione e si 'butta' nel lavoro per 'non pensare' e non affrontare le questioni.

L'altra amica invece ha adottato un sistema diverso: tempo fa osservando che i conflitti vissuti con il compagno per le dinamiche di coppia e quelle con i rispettivi figli (due di lei e due di lui) rischiavano di far collassare la coppia, ha deciso di farsi aiutare da specialisti. Ha investito tempo ed energia per trovare il modo adeguato per comunicare tale opportunità al compagno, il compagno ha accettato di mettersi in gioco e -con non poche difficoltà e resistenze- hanno affrontato un percorso che li ha guidati a trasformare le loro visioni in risorse utili per la serenità di tutta la famiglia, superare le difficoltà dei figli ( patologie importanti comprese ) e rinsaldare la coppia .

Proprio la scorsa settimana ho avuto l'onore e la gioia di essere testimone alle loro nozze.

E' a questo tipo di ABBONDANZA che mi riferisco nel mio progetto " Pedagogiabbondanza"

In questo racconto non c'è nessuna morale!

Ognuna delle due amiche sta affrontando al meglio le proprie dinamiche, in base agli strumenti che ha e in base alla propria consapevolezza.

Questa è la parola magica " CONSAPEVOLEZZA"

Quando ci sentiamo 'vittime' di qualcuno o di qualcosa e ci blocchiamo non siamo consapevoli!

Accanto a noi ci può essere sicuramente qualcuno che ci ferisce o che agisce in modo per noi ingiusto, questo però non toglie a noi il potere di fare qualcosa.

E' utile e necessario, a volte, fermarsi per riflettere, centrarsi, comprendere come agire in modo più mirato. Ma 'buttarsi' nel fare spasmodico (lavoro, progetti, ecc.) per 'evitare' una situazione porterà come unico risultato che tutto ciò che non affrontiamo dentro e fuori di noi ci tornerà indietro come un boomerang che faticheremo a gestire.

Se scegliamo questa strada è ok, l'importante è non aspettarci che il tutto si risolva da sé o che , così facendo i problemi si 'sciolgano'.

Allora la "wonder pill" di oggi è:

FATTI SENTIRE !

Fai sentire la tua voce, esprimi ciò che senti.

L'obiezione può essere : " L'ho detto tante volte ma non conta niente, nulla cambia!"

Allora

*cambia prospettiva

*ascolta la tua voce interiore

* allenati ad esprimerla nei modi più autentici

Non è detto che tu debba aver 'ragione' : l'obiettivo è portare ad espressione il tuo sentire,

le tue perplessità, le tue emozioni perché possano risuonare nel sistema delle persone con cui vivi e possiate - insieme- attraversare confronti e tensioni fino ad una meta 'comune' ossia ad un risultato che rispetti la natura di ognuno di voi.

Lo so, sembra facile da dire ma non lo è: lo so bene perché ci sono passata tante volte e tante volte ho chiesto aiuto (nonostante le mie specializzazioni e la mia professionalità, o forse proprio grazie a queste!)

Quindi se proprio non ce la fai, non gettare la spugna, non rinunciare e chiedi aiuto ad uno specialista esperto e fidato che ti/vi guidi a fare la differenza!

Oggi ti lascio con una " Immaginal Immersion", ossia un'immagine in cui immergerti quando ti capita di avere momenti di sconforto e sfiducia e ti sembra di non poter fare nulla di diverso per trasformare le situazioni che vivi:

"immagina di essere un grande macigno in mezzo ad un torrente: sei fermo, piantato e pesante.

MA tu sei anche il torrente, sei l'energia dell'acqua che scorre accanto a te. Sei il flusso. Concentrati sul quel flusso che è inesauribile e porta incessantemente, nuova energia".

Se ti può aiutare trova un'immagine o un video che ritragga un torrente

" Non ti arrendere mai, di solito è l'ultima chiave del mazzo che apre la porta"

Paulo Coelho

Fatti sentire

Buona pratica e buona riflessione!

Susy


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